Acido Folico in Gravidanza
In gravidanza è fondamentale alimentarsi in modo sano e completo di tutti gli elementi nutrivi necessari, tra cui le vitamine, importanti per il benessere della mamma e del nascituro.
In particolare, bisogna prestare molta attenzione ad assumere la giusta quantità di Acido Folico, o Vitamina B9, uno dei micronutrienti che l’organismo umano non è in grado di produrre da solo tramite le reazioni chimiche che trasformano alcune sostanze in altre e che, quindi, deve essere introdotto con la dieta.
Ma perché questa vitamina è così importante?
L’Acido Folico è una vitamina indispensabile nella sintesi del DNA, perché contribuisce alla normale divisione cellulare. Il giusto apporto di Acido Folico garantisce il normale sviluppo del tubo neurale. È dimostrata la minor incidenza di alcune malformazioni fetali, tra cui il labbro leporino e la spina bifida.


Quanto ne occorre?
Come riuscire, quindi, ad assumere la corretta quantità di questa vitamina? E qual è questa “giusta quantità”?
La quantità prevista, intesa come RDA, per un adulto in condizioni normali è di 200 microgrammi al giorno, che, dicono gli esperti, deve raddoppiare a 400 microgrammi nel caso delle donne in gravidanza e non solo.
Infatti, è buona regola aumentare la quantità anche nei 3 mesi antecedenti il previsto concepimento, appunto favorito da questa vitamina.
In questo contesto, ancora una volta, è protagonista l’alimentazione.
La quantità di Acido Folico può essere aumentata inserendo nella dieta alimenti che ne sono ricchi. Tra questi, asparagi, arance, broccoli, lenticchie e spinaci. Se, però, in alcuni casi il medico constata che l’alimentazione non è sufficiente a garantire alla neo-mamma una corretta quantità di acido folico, è necessaria un’integrazione alla dieta.
(Fonte: Workshop INRAN – IBCD; Acido Folico e stato di nutrizione in Italia: è sufficiente l'alimentazione o è auspicabile l'integrazione?)