Una malattia trascurata
L’endometriosi è una malattia spesso dolorosa in cui il tessuto che normalmente è posizionato all’interno dell’utero, chiamato endometrio, cresce al di fuori dell’utero. L’endometrio è il tessuto che riveste all’interno la superficie uterina e che ogni mese cresce e si sfalda durante il ciclo mestruale. L’endometriosi colpisce le donne in età riproduttiva e può provocare sterilità o disturbi anche molto invalidanti. Più frequente di quel che si creda, non è sempre facile da riconoscere, perché i sintomi possono essere poco specifici e quindi comuni ad altre patologie. È una patologia che può diventare severa soprattutto se sottovalutata, pertanto è necessario diagnosticarla per tempo per poter instaurare rapidamente la terapia più idonea (che può essere farmacologica o chirurgica).
I sintomi
I sintomi classici possono essere:
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dolori mestruali e premestruali molto intensi
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flusso irregolare e abbondante
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dolore durante i rapporti sessuali
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dolori al retto durante la defecazione
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dolori alla parete vescicale durante la minzione
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diarrea e/o stitichezza.
Questi sintomi si manifestano sempre in concomitanza con i giorni del ciclo, visto che si tratta di cellule che rispondono alle stimolazioni ormonali. Sono disturbi che possono alterare anche di molto la qualità della vita. Nel 2006 l’endometriosi è stata dichiarata ‘malattia sociale’ dal Senato della Repubblica.
La diagnosi
La diagnosi si fa innanzitutto su base clinica, ossia partendo dai sintomi che la donna riferisce. La conferma si può avere con la visita ginecologica e con un’ecografia transvaginale, in grado di rilevare la presenza di noduli e cisti. Tuttavia, nei casi di endometriosi lieve, senza nodularità, visita ed ecografia potrebbero non essere sufficienti ed in tal caso, per arrivare alla diagnosi, saranno necessari esami più approfonditi. L’endometriosi può essere trattata con un approccio medico, chirurgico e combinato.